Lesione dei legamenti
interfalange (vedi anche "Lesione di Stener")
Una sollecitazione traumatica che agisce sulle
articolazioni delle dita può determinare la lesione
delle componenti preposte alla stabilità di queste. La
necessaria immobilizzazione porterà sicuramente alla
riparazione della lesione ma la conseguente formazione
di tessuto cicatriziale, con caratteristiche ben diverse
dalle originali, comprometterà la successiva
funzionalità articolare. Da ciò se ne deduce la
difficoltà che comporta la terapia di tali lesioni. Un
notevole aiuto lo fornisce la susseguente fase
riabilitativa che se condotta con attenzione e costanza
sicuramente apporterà valido contributo ai fini di un
buon risultato.
Nei casi in cui permane una lassità articolare si impone la soluzione chirurgica. Le tecniche sono molteplici e vengono scelte in funzione della gravità della forma patologica, delle esigenze del paziente e secondo le preferenze del chirurgo che adotta la metodica più idonea in base alla propria esperienza.
Torna ad Attività Chirurgica
Nei casi in cui permane una lassità articolare si impone la soluzione chirurgica. Le tecniche sono molteplici e vengono scelte in funzione della gravità della forma patologica, delle esigenze del paziente e secondo le preferenze del chirurgo che adotta la metodica più idonea in base alla propria esperienza.
Caso di lassità della IFP (interfalangea prossimale) trattata con
l’utilizzazione del Tendine Palmare gracile
Palmare gracile posizionato in sostituzione
dell’apparato stabilizzante lesionato
Palmare gracile posizionato in sostituzione
dell’apparato stabilizzante lesionato
Torna ad Attività Chirurgica