Il carpo può essere paragonato ad un mosaico caratterizzato dalla forma delle singole ossa, in modo tale che ognuna di esse collima in stretto contatto con l’osso limitrofo, e tenute insieme da strutture capsulo-legamentose, disposte in modo da mantenere uniti i singoli segmenti, con una tensione tale da permettere movimenti di “scivolamento” importanti per la funzionalità della mano.


Qualsiasi forma di “insulto” che interessa tali formazioni, determinandone una lesione, innesca un intuibile meccanismo “effetto domino” che porta a gravi deficit funzionali accompagnati da dolore ingravescente.
Sintomatologia: Il Paziente riferisce un aggravamento progressivo della sintomatologia dolorosa diffusa per tutto il polso, tendente ad essere più localizzata e spiccata, associata a marcata riduzione della forza. La sintomatologia può assumere aspetto più severo con dolore a riposo diffuso per tutto il polso con grave limitazione funzionale.

TERAPIA: Nelle prime fasi, previa attenta valutazione delle caratteristiche della lesione, esistono condizioni che giustificano il tentativo di un trattamento incruento, seguito da un periodo di immobilizzazione. Il trattamento cruento comunque rappresenta l’unica garanzia nella gestione della lesione. Può consistere nel riposizionamento dei componenti scheletrici seguito da opportuna stabilizzazione, ma quando questa non fornisce dovute garanzie di successo,buoni risultati si ottengono con la rimozione dei segmenti scheletrici ormai scarsamente gestibili.



Alcuni controlli a distanza:

(paziente della precedente TAC)

                                                                           








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